Aziende energivore in Italia: impatto e strategie di monitoraggio

Oltre 3.000 aziende italiane rientrano nella categoria delle aziende energivore, ovvero imprese che consumano elevate quantità di energia elettrica per le proprie attività produttive. Sono imprese che consumano almeno 1 GWh di energia all’anno, rendendo necessarie strategie di monitoraggio ed efficienza dei consumi. Questa categoria include aziende che trasformano materie prime, le raffinerie e tutte quelle imprese che operano in settori industriali che hanno un significativo impatto ambientale.

Quadro normativo di riferimento

Per queste imprese è fondamentale adottare strategie per ridurre i consumi, gestire in maniera più sostenibile le risorse energetiche e limitare l’impatto ambientale che deriva dalle emissioni. In materia di efficienza energetica, il Parlamento Europeo ha stabilito per i Paesi membri specifici obiettivi da raggiungere entro il 2030 con la Direttiva Europea 2012/27/UE (aggiornata con la Direttiva 2018/2002):

  • Ridurre le emissioni di gas serra del 40%.
  • Aumentare l’utilizzo di energia proveniente da fonti rinnovabili di almeno il 27%.
  • Migliorare l’efficienza energetica del 32.5%.

In Italia tale Direttiva è stata accolta con il Decreto Legislativo 141/2016 (integra il Decreto 102/2014) che impone precisi obblighi per le aziende energivore in ottica di risparmio ed efficienza. Tra questi obblighi vi è la diagnosi energetica quadriennale, per monitorare i consumi di elettricità, gas e utilizzo di acqua calda, con l’obiettivo di proporre interventi mirati all’ottimizzazione delle risorse e riduzione del loro impatto sull’ambiente. Il mancato rispetto di questo obbligo comporta sanzioni che variano da 2.000 a 40.000 euro, a seconda della gravità dell’inadempienza.

Le aziende possono beneficiare di riduzioni in bolletta, a condizione che rispettino le normative adottando misure concrete per ridurre i consumi e le emissioni.

Sistemi di monitoraggio e controllo

Per migliorare l’efficienza energetica occorre implementare sistemi di gestione conformi alla norma ISO 50001, che impone alle aziende di:

  • Definire strategie energetiche aziendali mirate alla riduzione degli sprechi.
  • Strutturare e documentare la gestione dell’energia.
  • Limitare le emissioni di gas a effetto serra attraverso un uso più consapevole delle risorse.
  • Monitorare i consumi energetici dei macchinari e degli impianti.

L’integrazione di dispositivi avanzati di monitoraggio consente di raccogliere dati in tempo reale, rilevare anomalie e individuare aree di miglioramento. Alcune delle soluzioni più efficaci comprendono:

  • Smart Meters: contatori intelligenti per elettricità, gas e acqua.
  • Pinze CT Clamp: utilizzati per monitorare il flusso di elettricità.
  • Sensori di rilevamento gas: per il controllo delle emissioni nocive.
  • Sensori di qualità dell’aria: sensori per rilevare alte concentrazioni di CO₂, TVOC, PM (come il dispositivo EnviSafe progettato da CogniMade).
  • Piattaforme IoT, per la raccolta e analisi di dati.
  • EMS (Energy Management System): per la gestione dei consumi energetici.
  • BMS (Building Management System): sistemi di controllo e automazione per edifici e impianti industriali.

Conclusioni

L’efficienza energetica rappresenta una sfida, ma è anche un’opportunità per le aziende energivore in Italia. Il rispetto delle normative, l’adozione di sistemi di monitoraggio e la riduzione dei consumi consentono di migliorare la competitività e ridurre i costi operativi.

CogniMade offre soluzioni personalizzate per la raccolta e visualizzazione dei dati, con dispositivi di monitoraggio facilmente integrabili in EMS, BMS e in sistemi di allarme. Per dettagli sulle soluzioni di monitoraggio dei consumi offerte da CogniMade, visita la pagina dedicata.

Per informazioni sui dispositivi disponibili e le loro applicazioni, consulta la sezione Prodotti.